Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE NOSTRE TERREvalle media dell'Adige. Anche nelle sue vicende storiche il Trentino non è stato che una porta sulla soglia d'Italia, che i paesi si son disputati per aprire o per chiudere. Al tempio di Augusto, fra le dodici regioni di Italia, esso è nella decima delle Venezie. Poi lo si passa ai vescovi principi per chiudere l'Italia verso il nord; più tardi è occupato dall'Austria che vuol tenere aperta la gran porta verso l'Italia. Ma ha avuto sempre un cuore solo : cuore italiano. Più di mille- trentini hanno partecipato alle guerre italiane dell'indipendenza.
      La politica di repressione dell'italianità, iniziata dall'Austria dopo il '66 in tutte le provincie italiane, che ha messo il Trentino tutto nelle mani della polizia e delle autorità militari, ha sferzato e ridestato la coscienza nazionale del paese. Nel Trentino era un malessere nazionale, che si sentiva ogni giorno con più tormento. Il popolo era compresso, costretto al silenzio; aveva la sensazione precisa, viva, di una persecuzione ingiusta, intollerabile : e risponde con una vibrante resistenza.
      Le correnti nazionali, alimentate dalle città, dalle vere forze intellettuali rappresentative del paese, sono rimaste pure, limpide, accese. Correnti politiche e di cultura. Hanno dato una reazione ad ogni colpo che batteva sull'italianità. La resistenza è antica : è già dei cittadini, al tempo dei principi vescovi. Nel fondo Medio Evo, in vai d'Adige e in vai di Cembra, avvengono sopraffazioni di conti tedeschi tirolesi, che tentano di infiltrare elementi germanici, per rodere, conquistare il paese. Ma l'italianità non è morta e sempre risorge. Il movimento iniziato in Italia, tra il XVIII e il XIX secolo, che vuole una resurrezione della lingua del trecento e combatte contro tutti i barbarismi, trova subito amici nel Trentino, dementino Vannetti gli dà a Rovereto un centro attivo. Per tutto il Trentino si costituiscono focolai della nuova scuola che hanno un seguito e una storia.
      Anche oggi non v'è forse altro paese d'Italia, dove, in cosi piccolo cerchio, siano tanti focolai e tante tradi-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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