Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE NOSTRE TERREse il capitale paesano — fattosi copioso e raccolto da istituzioni bancarie locali — fruttò il grande beneficio nazionale d'impedire, anzi di rendere superflua l'invasione del capitale tedesco.
      I miglioramenti ottenuti nel campo agricolo, l'accumularsi dei risparmi dovuti all'emigrazione, l'affacciarsi alla vita delle nuove generazioni, messe direttamente in contatto con la dura realtà, determinarono, dopo il 1885, arditissime iniziative per la risurrezione industriale del paese.
      Sorse così l'impianto elettrico comunale di Trento, che fu la prima grande impresa elettrica municipalizzata in tutta Europa; così si svolse il rinnovamento edilizio di Trento; così fu compiuta l'organizzazione del credito e promossa l'industria degli alberghi.
      II Governo austriaco, da prima simulatamente, poi apertamente, osteggiò coin accanimento lo sviluppo economico del Trentino. Perciò, del grande programma tramviario e ferroviario, solo una piccola parte, e dopo moltissimi anni, fu eseguita, ,e in modo deficiente. La ferrovia della Valsugana fu costruita, anziché con criteri commerciali, con intenti militari e come ferrovia puramente locale. La tramvia dell'Anaunia si ebbe soltanto dopo venticinque anni dacché fu richiesta : e il paese vi dovette contribuire con somme ingenti. Le congiunzioni col Regno, traverso le Giudicarle e lungo la riviera del Garda, e la tramvia di Fiemme, restarono nel limbo dei progetti...
      Le nuovissime vie costruite nell'ultimo decennio, o ebbero esclusivo scopo militare o servirono a collegare le vallate nordiche del Trentino con le regioni tedesche, col solito scopo di staccarle da Trento. Nessuna delle nuove vie tendeva al cuore del paese, nessuna agevolava le comunicazioni con le province del Regno, ove scendeva il maggior prodotto del paese : il legname.
      Eppure i trentini non si scoraggiarono; proseguirono tenacemente nella lotta ed ottennero risultati non trascurabili.
      L'industria tessile è importante, specialmente quella
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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