Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAno diritto suo, ma colla conclusione inevitabile che... i documenti rimanevano alla Repubblica e i terreni all'Austria.
      Onde era uscito fuori, a forza di transazioni e di strappi, quel confine tutto congegnato, nelle sue infinite storture, a danno della Serenissima e a vantaggio dell'Austria : la quale Austria poi, quando nel 1814 ebbe prese per sè anche le province venete, si guardò bene dal sopprimere o dal modificare radicalmente quella famigerata linea divisoria, solo correggendola qua e là a tutto danno, s'intende, del Lombardo-Veneto ed a vantaggio delle vecchie province di Casa d'Austria.
      Tutti questi vizi di quella ohe si voleva far diventare la nuova frontiera del Regno, furono discussi nel '66 dai plenipotenziari italiani prima di addivenire al trattato definitivo. Ma all'Italia, che di fronte all'Austria era allora la vinta di Custoza e di Lissa, all'Italia l'Austria rispose, come si è veduto, negando qualunque anche minima modificazione : così che il trattato di pace, firmato a Vienna il 3 ottobre, consacrava definitivamente come frontiera dei due Stati il confine amministrativo preesistente, imposto dalla volontà di chi era allora il più forte.
      Vero è che una clausola aggiuntiva stabiliva che la frontiera dovesse esser riconosciuta e segnata sui luoghi per opera d'una Commissione di tecnici italo-austriaca. Ma il compito della Commissione si limitò in realtà — ne poteva essere altrimenti — all'accertamento dei soli punti che per avventura non erano risultati sufficientemente chiariti____Il problema del confine d'Italia in quella regione è antichissimo; esso aveva vivamente preoccupato i nostri progenitori romani. E al problema delle frontiere era intimamente connesso quello delle strade.
      « Inf nite — dice il senatore Rodolfo Lanciarli — erano le vie alpine o prealpine aperte dai Romani sulla frontiera veneto-istriana, attraverso i valichi delle Alpi Carniche e Giulie, strade che malauguratamente facilitarono ai barbari del IV e V secolo ed ai loro discen-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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