Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIANell'estate del 1875 scoppiarono i moti insurrezionali nell'Erzegovina, che si estesero in breve alla Bosnia, alla Serbia ed al Montenegro.
L'on. Minghetti, allora Presidente del Consiglio, previde sin da principio che l'annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Austria sarebbe stata una conseguenza inevitabile di quelle sollevazioni contro il malgoverno turco, e si pose immediatamente il quesito se tale annessione fosse un danno per gli interessi italiani nell'Adriatico, o se almeno potesse costituire un pericolo per l'avvenire.
Caduto, il 18 marzo 1876, il ministero Minghetti, gli subentrò il ministero Depretis. Intanto la possibilità di una guerra tra Russia e Turchia si andava sempre più delineando, talché il nuovo Gabinetto stimò opportuno, per misura di previdenza, di dare un maggior sviluppo agli armamenti militari.
L'on. Depretis rispondeva ad una interpellanza del-l'on. Massari :
« Io credo che nessuno ha il diritto di sospettare che il Governo attuale possa mai adottare la politica delle avventure, come .nessuno ha il diritto di pretendere ch'egli adotti la divisa della pace ad ogni costo. »
Ricorda a questo proposito il Ghiaia che l'Imperatore d'Austria, Francesco Giuseppe, quando venne a Venezia nell'aprile del 1875, in uno dei colloqui che ebbe con Re Vittorio Emanuele II, gli disse all'incirca (il senso è certo, la forma non lo è) :
« Certamente, io riconosco che voi potete aspirare ad una rettificazione delle frontiere che ci dividono : non parlo di Trieste, è questione non austriaca soltanto, ma germanica, e non c'è che un cataclisma (un bou~ leversement general) che potrebbe farcela togliere; ma intendo un altro punto, che forse vi è necessario, e può venire il momento che l'Austria possa cedervelo amichevolmente, ove circostanze che oggi non si possono precisare, ci offrissero altrove un ampliamento di sovranità. ».
Queste parole, riferite da Re Vittorio Emanuele II al Minghetti ed al Visconti-Venosta nel 1875, devono
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