Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAvesserò a sorgere, egli avrebbe detto a doversi piuttosto temere che l'Italia fosse troppo ricercata, anziché troppo obliata ».
      Nel frattempo, invece, l'Inghilterra, l'Austria-Un-gheria, la Russia e la Germania conchiudevano i loro accordi, cosicché quando si adunò il Congresso di Berlino ogni cosa era già definita. Nella seduta del Conpresso del 28 giugno 1878, il conte Corti, dopo un debolissimo tentativo di opposizione, dovette adattarsi, con visibile ripugnanza, come notò lord Salisbury, alla proposta per cui l'Austria-Ungheria era incaricata di occupare ed amministrare la Bosnia-Erzegovina per un tempo non definito, e ciò nell'interesse europeo.
      La delusione provata dall'Italia nel veder chiusa la questione d'Oriente senza che le fosse derivato il ben che minimo vantaggio, fu grandissima.
      « Umiliati a Berlino, — disse Crispi, — come l'ultimo popolo d'Europa, ne tornammo con le beffe e con lo scorno. »
      Così, per quasi mezzo secolo, l'Italia dovette adattarsi all'iniquo confine. Tutti i tentativi fatti per mutarlo, erano falliti : e dopo conclusa la Triplice Alleanza, l'eventualità di un cambiamento di frontiera appariva più che mai lontana. Anzi, l'alleanza non faceva che peggiorare la situazione, chè l'Austria compiva frequenti usurpazioni di terre di confine : e l'Italia, per riguardo all'alleata, più di una volta lasciò correre...
      Così, in territorio vicentino, l'Austria s'era insignorita alla chetichella di 1545 ettari di territorio contestato, ricco di pascoli e di boschi, nel comune di Lastebasse, mentre il Governo si acquetava rassegnatamente al fatto compiuto e lasciava solo il comune a protestare contro l'usurpazione.
      Altro esempio più grave : « All'estremo termine — scriveva l'Errerà — della frontiera dell'Adriatico, dura da anni questione fra i due governi, senza che il nostro riesca ad ottenere ragione, per un tratto di terra lungo la laguna di Marano e per lo spazio lagunare adiacente : terra e acqua, che tutti i documenti e le carte au-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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