Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
Quando il grande conflitto europeo gettò imperiosamente davanti alla pubblica opinione una serie di quesiti aperti, la cui soluzione implicava un nuovo assetto del mondo, risorse il problema dell'Adriatico.
La maggiore insenatura di mare che abbia l'Europa, la più importante per l'economia dei popoli, quella che per due millenni fu legata ai più importanti eventi della storia, ebbe per decreto della natura, per ineluttabile necessità geografica, comuni i destini con l'Italia.
Campo d'azione delle prische stirpi italiche, l'Adriatico, nel corso dei secoli, divenne un lago romano, per poi costituire il golfo di Venezia, dominato dalla indiscussa egemonia della gloriosa repubblica marinara.
Unni, cimbri, avari, goti, s'affacciarono al tempo delle migrazioni barbariche al bacino adriatico : ma svanirono come erano comparsi. Tartari, arabi, turchi, normanni lo percorsero coi loro legni da guerra e da preda : ma non poterono affermarvi il loro dominio. Imperatori bizantini e imperatori carolingi, re longobardi e re magiari, portarono la loro sovranità sulle sponde del mare fatale : ma del loro sforzo non resta che un lontano ricordo.
Quando la secolare signoria di Venezia volgeva al tramonto, un uomo fu chiamato dal destino a trovar la nuova soluzione dell'antichissimo problema. Bonaparte non tenne conto della legge della geografia e volle ignorare gli insegnamenti della storia : Campoformio fu un immenso errore, che l'avvenire non poteva ratificare.
Più d'un secolo è corso prima che la necessaria rettifica storica potesse essere preparata.' Perchè la storia
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