Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
dell'Adriatico potesse rientrare nei suoi diritti, occorreva che un'Italia unita e indipendente risorgesse dalle ceneri del passato; occorreva ch'essa diventasse ancora una volta militarmente forte e fosse pari alle fulgide tradizioni navali della sua storia.
Il prodigio avvenne. L'Italia una e libera, agguerrita in terra e potente sul mare, ha potuto chiedere alla spada del suo esercito, all'efficienza bellica della sua flotta, la soluzione improrogabile e definitiva del problema del suo Adriatico.
Nostro quel mare nella storia, nostro deve essere nell'avvenire. Come l'Adriatico non esisterebbe senza l'Italia, così l'Italia non può vivere se l'Adriatico è d'altri.
È una condizione di libertà, un fatto di giustizia nazionale, un'affermazione d'intangibile diritto. Dalle due sponde adriatiche, ricongiunte sotto lo stesso dominio; dall'ampio bacino assoggettato alla nostra indiscussa e-gemonia, nuove correnti di civiltà e di ricchezza irradie-ranno da questo antico mare nel mondo, rinnovando fino ai più remoti lidi l'influsso animatore e la fulgida tradizione della feconda operante latinità.
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