Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IIIL SEGNO DELLA NATURA
      Le sponde convergenti — La struttura geologica — I legami dicontinuità — deltazione e bradisismo — i favori della natura — L' interdipendenza dei versanti opposti — apennino e
      Carso — La discendenza dalle Alpi — Il sole italico — Le isole dalmate — Il predominio della Padania — I romani al Danubio — Il bilancio dei vantaggi — La necessaria unione.
      La storia trova quasi sempre la sua spiegazione e la sua legge nella geografia : le condizioni geografiche dell'Adriatico, fondate a loro volta sulla struttura geologica di tutta quella regione, avevano non solamente legato la grande insenatura marina con indissolubili vincoli all'Italia, ma avevano pure creato tra le due sponde un necessario rapporto di continuità, che il mare doveva non dividere ma collegare.
      Questo segno della natura si scorge mirabilmente lungo lo specchio dell'Adriatico : è quasi un tentativo di ravvicinamento delle due sponde, che mirano a convergere. La penisola istriana protende il dorso montuoso direttamente verso Ancona, dove gli Apennini fanno gomito nell'Adriatico. Pola ed Ancona sembrano i cardini di quella grande porta, che segna il confine geografico orientale d'Italia sul mare e marca il limite di una continuazione d'interramento della Padania.
      Penisole ed isole della costa dalmata, Sabbioncello, Curzola, Lesina, Lissa, lo sperone del Gargano colle appendici delle Tremiti, di Pianosa e di Pelagosa dall'A-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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