Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIApennino, restringono un'altra volta l'Adriatico, e fanno da controporte ad un nuovo limite geografico, ch'ebbe la sua espressione storica nel cosidetto Mare nostrum e nella Dalmazia veneta. Qui Lissa fu detta e ritenuta per molto tempo la chiave o la Malta dell'Adriatico.
Osservando le due coste in questo tratto, sembra quasi che la dalmata dopo Sebenico si sia ritirata per far posto al gomito degli Apennini nel mare, ma poi abbia lanciato incontro al fratello Apennino le sue isole. I gruppi Brazza-Solta-Zirona in alto, Lesina-Lissa-Pomo, Sabbion-cello-Curzola nel mezzo, Meleda-Lagosta-Cazziol e Cazza in basso, corrono in direzione quasi netta di est-ovest. Perfino Pelagosa con la sua situazione trasversale, sembra sporgere le braccia per unire le due coste.
E fra Otranto e la penisola degli Acrocerauni, ancora le due sponde muovono quasi l'una verso l'altra, come a suggellare simbolicamente il comune destino decretato dalla natura.
Un'ipotesi, destinata a chiarire la stretta dipendenza geologica dell'Italia col suo mare, è stata formulata da G. B. Cacciamali.
Immaginiamo, egli dice sostanzialmente, che il livello dell'Adriatico si elevasse di cjpnto metri; è chiaro che la grande pianura padana sarebbe invasa dalle acque marine. La costa occidentale del nuovo mare passerebbe da Bologna a Vercelli, mentre l'orientale — prescindendo dalla insenatura di Trieste e Venezia, aumentata con l'acquisto del basso Veneto — correrebbe parallela all'altra, da Verona a Varese...
Immaginiamo ora il fatto opposto, che cioè il mare avesse ad abbassare di soli cento metri il proprio livello : immediatamente noi vedremmo la gran pianura padana estendersi nell'Adriatico fino alla latitudine di Ancona e di Zara. Si sa infatti che l'alto Adriatico ha profondità minime, inquantochè tra Venezia e le bocche del Po da un lato e Trieste e l'Istria dall'altro, il fondo non è mai superiore ai quaranta metri sotto il livello attuale, e tra Ancona e Zara la massima profondità non è che di cento metri; solo nell'Adriatico meridionale la depressione del
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