Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTRONon è per capriccio nè per sola smania di dominio, che i popoli della Padania e della costa occidentale si trasportarono sull'orientale. Toccò agli uomini quello che succede alle piante, quando crescono nell'ombra, che si piegano dalla parte verso la quale possono raggiungere la luce. Raggiunta nella penisola italica quella maturità che preludia ad un'espansione, i popoli per uscire dall'Adriatico dovettero portarsi sulla costa orientale per ragioni meteorologiche e nautiche. Anche oggi, sebbene la navigazione a vapore non tema il mare, tutte le navi, ma particolarmente quelle che ancora adoperano la vela, preferiscono la costa orientale, perchè è la più sicura.
      La storia non registra casi di popoli della costa orientale, marinari fino dall'infanzia, che abbiano compiuto atto di conquista duratura sull'occidentale. E ciò è molto sintomatico, e si ha da spiegare non colle attitudini di razza, ma con leggi geografiche.
      Interzo luogo, la costa orientale dell'Adriatico, oltre ad avere nelle montagne uno spartiacque bizzarro e indeciso, manca d'un vero versante dall'altra parte, ed anche quell'altipiano che lo sostituisce è volto a settentrione .
      La frazionata configurazione geografica della regione carsica, com'è causa d'inferiorità economica, determinò anche l'inferiorità sociale. Se l'apenninica è divisa in regioni, il Carso è rotto a bocconcelli. Ogni valle, ogni monte, ogni corso d'acqua delle regioni carsiche, ha interessi propri, divergenti da quelli degli altri. Le regioni d'Italia si combatterono, odiarono e sopraffecero, ma non imbarbarirono mai del tutto : e potè venire il giorno in cui interessi superiori fecero tacere le gare e le tendenze particolari per accomunarle tutte in un complesso civile. Vi sono mari e monti che segnano confini inalterabili e più potenti di ogni campanilismo.
      Per le regioni carsiche la geografia non segnò altro limite visibile che il mare Adriatico. Dove incomincia veramente il Carso a settentrione e dove finisce al sud per dar posto ai Balcani? Quali sarebbero i segni naturali e visibili di divisione tra la Croazia e la Slavonia, tra questa e la Bosnia, tra l'Erzegovina e il Montenegro, e così
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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