Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAvia più in avanti colle regioni del Danubio e dei suoi affluenti? Quali interessi economici comuni potrebbero u-nire l'Istria marittima alla Croazia, questa alla Dalmazia, il Montenegro all'Albania?
      Sarebbe arduo rispondere. La discordia, gran piaga di tutti i popoli balcanici, forse non è che una malattia geografica. Come concepire un'unione sociale lungo tutta la costa da Trieste a Vallona, se la natura ne ha rotto in cinque punti la continuità materiale? Quante volte le regioni carsiche balcaniche'furono sotto lo stesso dominio, tante altre hanno voluto separarsi.
      I romani, per trovare un confine naturale da queste parti, dovettero spingersi fino al Danubio. Ma anche questo non bastò : appena fu rotto l'argine artificiale delle loro legioni, la marea barbarica irruppe da valle a valle e li ricacciò fino all'Adriatico donde erano partiti. Se invece di molte piccole catene ve ne fosse stata una sola del genere delle Alpi, è probabile che i romani non a-vrebbero raggiunto il Danubio; ma nemmeno i barbari si sarebbero insediati sull'Adriatico.
      In conclusione, la costa occidentale dell'Adriatico fu beneficata dall'altro versante apenninico, è stata protetta dall'Adriatico contro molte invasioni barbariche e non subì influenze molto nocive dalla costa orientale.
      Questa al contrario dovette sottostare ai danni infiniti delle vicende dolorose dell'altro versante e specialmente dei Balcani. Ebbe, è vero, benefici dall'Adriatico e dall'altra costa; ma siccome questi benefici le furono imposti, essa nel subire la supremazia delle regioni italiche si trovò da questo lato in una dipendenza, che moralmente pregiudicò il valore di quei vantaggi.
      Se quindi la costa occidentale apparisce diseredata nella zona costiera, perchè quasi priva di porti e di isole, d'altra parte la buona costa e la ricchezza d'isole, ch'ebbe dalla natura l'orientale, furono ripagate da altri danni.
      La costa occidentale adriatica, di poco valore intrinseco, unita agli Apennini e all'Italia conta fra i paesi benedetti d'Europa; l'orientale invece, invidiabile per le ricchezze del suo mare, unita ai Balcani, è una povera
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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