Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL MARE NOSTROParenzo, Cittanuova, Pirano, Trieste e Pola; nella quale ultima, come ad Aquileia, furono elevati monumenti di suggestiva grandezza.
In Dalmazia, dopo la prima incursione contro gli il-lirì, i romani s'insediarono stabilmente al tempo d'Augusto, facendone una provincia che dal Drilone d'Albania saliva sino all'Argia istriana. E romane, in quel fiorire mirabile di dalmatica civiltà e di monumenti immortali, furono le città di Salona, Narona, Scardona, Nona, Promona, le tre prime sedi dei tre « conventus juridici ». La lingua illirica cedette allora alla latina in quei municipi e in quelle colonie.
Latina e romana rimase l'intera provincia sino alle immigrazioni barbariche — germani, unni, avari, — le quali per quelle terre erano passate distruggendo, senza, tuttavia, porvi le loro dimore.
Rimasero invece in esse gli slavi. Gli illiri superstiti si rifugiarono nell'Albania. E gli slavi si radicarono nel territorio dei monti.
La latinità indigena era, però, rimasta inviolata e rispettata dai nuovi venuti sulla costa, lungo tutta quanta la costa e nelle cento isole. Tanto ancora valeva fra i barbari il timore e il rispetto di Roma, pure allora che la sua potenza stava declinando.
Abbattuta Cartagine, sottomesse la Macedonia e la Grecia, distrutta Corinto, dominatrice di due mari, Roma s'era assicurato il dominio mediterraneo : l'Adriatico da quel momento non è che un lago latino, null'altro che un seno di quel più vasto mare su cui la possanza romana stava per fermare le ali.
Le conquiste in Oriente resero necessaria la continuazione della Via Appia sull'altra sponda dell'Adriatico; e si iniziò così la costruzione della via Egnazia che, partendo da Dyrrachium, attraversava col ramo principale l'Illirico e la Macedonia per sboccare a Tessalonica sull'Egeo; più tardi sarà proseguita fino all'Ellesponto ed a Bisanzio. Le relazioni con i nuovi paesi ne consigliarono la costruzione, oltreché motivi strategici di difesa contro i barbari stanziati al nord della penisola balcanica.
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I. reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. IX 2
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