Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTROche nei secoli seguenti si mutarono in vera e propria sudditanza.
      Da quel momento, per molti secoli, la storia dell'Adriatico si identifica con la storia di Venezia.
      La caduta dell'impero bizantino, dopo la quarta Crociata, porge alla repubblica l'occasione d'impossessarsi della costa albanese, ch'è la chiave del suo mare. E all'inizio di quella Crociata, la città di Zara, ch'era caduta in potere degli ungheresi, fu riconquistata a Venezia da Enrico Dandolo col concorso dei crociati. Ma gli ungheresi tornarono sulla costa dalmata : e Venezia profitta della quinta Crociata per riprender loro Zara ancora una volta.
      Le Crociate giovarono in larga misura a Venezia, sia per il concorso avuto dai crociati nel riacquisto dei possedimenti sulla costa orientale, come per i lucri ingenti ricavati dai trasporti.
      Alla fine della quarta Crociata, si può dire che Venezia toccasse l'apogeo della sua potenza marinara. E a questo risultato era pervenuta specialmente in grazia del concetto, seguito con ferrea tenacia, d'impedire alle città delle due sponde adriatiche di muoverle concorrenza nei suoi traffici.
      Chi enumera più — chiede il Cassi — le diuturne contese fra la Serenissima e le città italiche aspiranti alla libera navigazione di quel mare e dei fiumi che vi mettevano foce? Protezionismo era scritto sulla bandiera di Venezia; libero scambio, invocavano le consorelle minori. Eppure i secoli di queste quotidiane battaglie e dei più fieri duelli fra le repubbliche marinare sono quelli della maggior potenza italica sul Mediterraneo, il periodo del più rigoglioso traffico dell'Europa con l'Oriente, l'età aurea, quindi, anche per il nostro Adriatico!
      Nel tempo stesso in cui Venezia riusciva a monopolizzare il commercio del proprio mare, lo sviluppo e la concorrenza di nuovi enti economici la preoccupavano e minacciavano. Pareva che i suoi clienti tentassero di sfuggirle. Allora, per legarli definitivamente a se, per assicurarsi i mercati del proprio retroterra, si de-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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