Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL MARE NOSTROquesta bella e ricca porzione d'Italia perde le carni, la legna da costruzione e da fuoco, i vini, gli ogli, i sali, molti altri generi, i marinai, i soldati e perde finalmente coi porti di quelle regioni, il commercio con la Turchia, ed ogni altro ramo della navigazione. L'Adriatico passa in dominio dell'Austria, che diviene la sola potenza marittima di questo mare; essa unita con la Russia può scacciare il Turco dall'Europa, essa può abbandonare in un istante tutta la costa italica al svalleggio, alle rapine ed agli incendi, essa con uno sbarco può rovesciare la sua libertà, spargervi la desolazione, innalzare il dispotismo. »
Del resto, lo stesso governo cisalpino non rimase indifferente alla prospettiva che l'Istria andasse in mano all'Austria : e fece pubblicare una memoria per dimostrare l'importanza ch'essa aveva per le altre province della antica terraferma veneta.
« Questa provincia (Istria) — era detto in quel documento — che, finora, non ha pesato sulla bilancia politica, nel nuovo ordine di cose va a divenire di grande importanza. Ella, benché ne sia l'ultima regione, appartiene, ed è sempre appartenuta, all'Italia, il di cui confine in questa estremità, fu fissato dalla natura al golfo del Quarnaro, ove principia la Liburnia. Ella è, per la sua situazione, il centro della navigazione del golfo Adriatico.
« Se questa provincia è unita alla terraferma ex-veneta, ella somministra a tutte le provincie consorelle, pesce salato, olio e sale, tre generi importantissimi, de' quali mancano affatto.
« A Venezia ed all'ex Dogado, e alle città più vicine, ella manda inoltre pesce fresco, legna da fuoco, vino e marmi. Questo è il suo commercio attivo. Ella riceve in ricambio biade, ferro, panni, sete e telerie : questo è il suo commercio passivo...
« L'Istria costituirà la nuova repubblica (Cisalpina) nel grado di potenza marittima. In tutta la circonferenza dall'Isonzo alla Marca Anconitana, non vi è alcun porto opportuno per un'armata navale. Quello di Pola sarà l'arsenale ed il ricovero della flotta italiana. Li bo-
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