Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTROTale fu la giornata di Lissa. L'onore militare della flotta italiana non fu compromesso, poiché nelle sue memorie essa potè registrare nomi come Alfredo Capellini e Faà di Bruno; ma la nazione restò profondamente delusa. E nelle discussioni politiche, più tardi, non mancarono voci che prospettarono addirittura l'eventualità di rinunciare a possedere una flotta...
      Ma certe aberrazioni, se si spiegano con l'amarezza di gravi disinganni, non possono durare. Il destino dell'Italia è sul mare : ed essa doveva tornare alle grandi tradizioni del suo passato.
      Intanto gli avvenimenti precipitavano. L'Italia dovette seguir l'esempio della Prussia e concludere la pace. L'Austria perdette il Veneto : ma nell'Adriatico seguitò più che mai ad ostentare la sua situazione importante.
      Tegetthof, il vincitore di Lissa, formulò il piano nar vale che doveva assicurare alla flotta austriaca la potenzialità offensiva e la forza necessaria a compiere l'espansione in Oriente.
      L'ammiraglio Montecuccoli, riprendendo più tardi i piani ed i criteri di Tegetthof, non si privò di esprimere molto chiaramente contro qual nemico doveva essere rivolta la forza offensiva della flotta austriaca. In Italia quelle parole suscitarono impressione; ma allora eravamo già legati dalla Triplice Alleanza, e la politica italiana subordinava ogni cosa ai riguardi ch'essa credeva dovuti all'infida alleata...
      L'ultima fase storica dell' Adriatico segna il condominio dell'Austria e dell'Italia su quel mare. Ma all'Italia fu assegnata, ed essa accettò, la parte di Cenerentola.
      Il nostro disinteresse per il problema italiano dell'Adriatico — scriveva il Gayda — è giunto fino al punto di rinunciare per molto tempo ad ogni gara di navigazione con le società austriache, in questo mare tutto solcato di orme italiane. Ci sarebbe molto da dire di un tale strano, impressionante fenomeno. Come se fosse avvenuto un tacito, misterioso accordo, si è nota-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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