Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTROun'altra eccellente base navale : le Bocche di Cattaro, di fronte alle nostre Puglie.
      Ora quando si pensi che l'Adriatico è un bacino marittimo di proporzioni relativamente modeste, che esso è quasi un lungo corridoio, di cui un lato, indifeso, è nostro, mentre l'altro, fortissimo e adattissimo alla guerra marina odierna, è austriaco, si comprende benissimo come la flotta austriaca dovesse necessariamente trovarsi in condizione privilegiata di fronte alla nostra. Da Pola alle Bocche di Cattaro, essa dorjainava da una distanza di 140 a 200 chilometri tutte le nostre coste, e poteva permettersi a buon mercato tutte le audacie e tutte le insidie.
      La nostra costa orientale d'oggi — scriveva il Cip-pico alla vigilia della guerra, — bassa, squallida e importuosa, è la continuazione naturale di quella porta a-perta a ogni invasione, che è fra San Giorgio di Nogaro e Udine. Non una porta aperta, anzi, essa è, con la costa adriatica : sì casa nostra senza una intera parete, casa nostra aperta ad ogni irruzione di tempeste e di straniera umanità. La casa è, per questo, ed è stata nell'ultimo secolo, malsicura ed incomoda e malsana. Urge, dunque, riedificare il muro maestro; urge riporre la porta di casa nostra là dove prima Roma e Venezia poi, l'avevano alzata.
      Se Vallona è la chiave della porta adriatica in faccia ai terzi, la costa della Dalmazia, l'Istria, Fiume e Trieste sono la vera parete che oggi manca a casa nostra. Riconquistarne una parte soltanto, sarebbe nella parete maestra riattivare una breccia : tenere, cioè, la porta spalancata a qualsivoglia incursione.
      La linea geografica, dunque, che va da Trieste al Narenta, è la quarta parete naturale dell'Italia, è l'unico, logico, possibile confine. Linea angusta, è vero, e tutta serrata fra il mare e le barriere da natura poste all'Italia contro i paesi di Balcania : fra il mare e il Carso e i'1 Velebit e le Alpi Dinari che. Ma linea sicura di formidabili catene montane, le quali devono protegge-
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      I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. IX 5


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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