Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAre, come hanno sempre protetto, l'Adriatico e l'Italia dalle incursioni barbariche.
      I barbari trasmigrati dall'Asia, hanno sempre rotte e scompaginate le loro forze contro quelle Alpi. Il turco medesimo, che s'era tante volte inoltrato, oltre Budapest, sino sotto le mura di Vienna, non è riuscito, grazie a quelle catene, in alcune loro parti dolomitiche, a scendere al mare. Se gli slavi vi si sono insediati, mescolandosi alle genti latine, ciò è dovuto forse al fatto che negli slavi della mista razza adriatica non era ancora nei secoli affiorato quel formidabile appetito di conquista e d' egemonia, solleticato in ispecie dal favore dell'Austria, il quale ha minacciato così da presso la nostra razza d'oltre il mare.
      Se la costa, dunque, è angusta, è strategicamente di per sè stessa sicura e di non difficile difesa. Ma Quando anche essa fosse difficilmente difensibile a tergo, contro la pressione del hinterland degli slavi puri, — così essenzialmente diversi dalla mista razza dei dalmati e degli slavi istriani — l'arcipelago meraviglioso delle cento isole della Dalmazia rappresenterebbe, a chi lo possedesse tutto, la più potente, invincibile linea di difesa e della terraferma dalmatica, e di quella occidentale.
      L'arcipelago dalmato, più che uri conglomeramento d'isole portuose di varia configurazione e grandezza, è una flotta natante di non vinci bili navi mostruose, quale in ogni tempo, e in quello delle triremi e in quello delle galere e in quello delle corazzate e in quello dei sommergibili, e nel tempo a venire, nessun altro paese d'Europa ha potuto, può, e potrà sfruttare.
      L'Austria, oltre al non aver mai tenuto il cuore delle genti adriatiche, non ne ha mai posseduta la costa. Ha fatto» di Pola un terribile arnese di guerra. Ma nella Dalmazia non è riuscita pure a mettere giù una ferrovia costiera. L'Austria, dunque, non ha mai posseduto l'Adriatico : non ostante l'assente Italia.
      Lo possederà tutto quanto e ne avrà la chiave e la porta, chi possederà, insieme a Venezia, Vallona, insieme a Trieste, Pola; insieme a Fiume, Spalato, insie-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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