Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAfini del panslavismo in territorio suo, soltanto perchè i croati, auspice l'Austria, hanno scritto a grandi lettere sconcie, nell'ultimo cinquantennio, sui monumenti veneti di Traù e di Sebenico, e sulla Porta Aurea spalatina dell'imperator Diocleziano: Abbasso l'Italia! e Morte a Dante!
      « Ma il Times, col suo articolo ingiusto, grido ingiusto d'allarme, ha voluto, più che altro, siamo' certi, raggiungere questo scopo : interpretare, in un modo alquanto brutale, 1' opinione del pubblico inglese. La quale si riduce, persuasa della comunanza degl'interes-, si inglesi e italiani, press'a poco, a questo: Se l'Italia ha suoi interessi vitali nell'Adriatico, e sulle sponde dalmate ed istriane, e perchè non li protegge da sola? E perchè non agisce? »...
      Comunque, l'articolo del Times aveva suscitato in Italia viva impressione di malcontento : e l'ambasc'ata inglese a Roma s'affrettò a pubblicare che quello scritto non rispecchiava le idee del governo di Londra.
      Poi venne la volta dei giornali russi, che presero a sostenere accanitamente i presunti diritti slavi sulla sponda orientale dell'Adriatico.
      Guglielmo Ferrerò osservò che la discussione era acerba : si voleva dividere la pelle dell'orso, il quale, pur sanguinante, era ancora in piedi...
      « Si è molto parlato — egli soggiungeva — del principio di nazionalità che dovrebbe regolare le aspirazioni e i diritti rispettivi degli Stati, nella nuova Europa, che tutti affrettiamo con i voti, assicurando la pace meglio che l'ipotetico equilibrio delle armi, nel quale l'Europa aveva posta tanta fiducia, da trenta anni a questa parte. Senonchè il principio di nazionalità, come tutti i principi morali che regolano la vita degli uomini, non può compiere l'ufficio suo, se non è inteso da tutti allo stesso modo e lealmente da tutti osservato. Ora il fraintenderlo e il falsarlo è impossibile, nei territori abitati da uomini che parlano tutti la stessa lingua; facilissimo invece, nonostante la miglior volontà, e quando gli in-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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