Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTROslavi passati sotto il suo dominio, avrebbero fatto sorger re un nuovo irredentismo a rovescio nelle terre gią soggette all'Austria.
      Contro questi timori di un futuro irredentismo slavo, Attilio Tamaro allegava una serie di ragioni.
      In primo luogo egli osservava che gli sloveni del Goriziano e del Carso sono .gente di mentalitą inferiore, senza alcuna, anche rudimentale, cultura propria, mai stati finora in grado di concepire quella forma superiore di vita nazionale che si chiama irredentismo, soggetti (lą dove non erano aiutati dal Governo austriaco) a rapidissima italianizzazione. II numero degli sloveni si farą con questa sempre pił esiguo, come avveniva un tempo, anche perchč mancherą l'immigrazione dalla Carniola, rimanendo naturalmente aperto soltanto alla mano d'opera italiana il mercato di lavoro di Trieste e della Giulia. Sempre, qualora i destini d'Italia si compiano. Quando, d'altronde, si pensa al problema degli slavi che sono nel Friuli e nell'Istria, conviene non dimenticare che si tratta di slavi che sono penetrati in Italia, e che noi non andiamo a disturbarli in casa loro, ma lą dove si sono, sia pur da secoli, impadroniti della casa nostra.
      In quanto ai croati della Dalmazia, come sanno bene i patriotti dalmati, saranno troppo pochi e troppo privi di tutti quegli aiuti che avevano finora, per costituire un irredentismo pericoloso. Le libertą pubbliche del regime italiano, la liberazione dal regime di terrore austriaco, la nobiltą della nostra cultura a cui sono sempre avvinti, il largo sviluppo dei commerci, saranno sufficienti compensi per il fallimento del loro sogno panslavo.
      La lingua italiana dominante nell'Adriatico, le scuole italiane, le imprescindibili continue relazioni col Regno, e adeguati sistemi della politica italiana, faranno diminuire gli slavi, e ridaranno sicuramente alla Dalmazia quell'italianitą che ebbe in un senso sino al 1797, in un altro senso sino al 1866 (anzi a Spalato, a Trał, a Sebenico, sino oltre al 1885) e che, fuori di Zara, lą fat-natica violenza del governo austriaco ha voluto distrug-
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      I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. IX 6


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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