Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAgere. Italiane le isole del Quarnéro di fronte alla costa croata, italiana la costa della Dalmazia di fronte alla Serbia, la nazione nostra avrà assicurata la più valida e necessaria difesa dell'italianità, la tutela più ampia di tutti i suoi interessi adriatici, una base fortissima per collegare ai suoi commerci l'Illiria e la penisola balcanica, una piena ed assoluta sicurezza nel suo mare.
      Molti, rimanendo attaccati con parziale intendimento ad un'affermazione di Crispi, paventano lo sfacimento dell'Austria,. Crispi stimava che questo sarebbe un grave danno per l'Italia soltanto sino a quando i diversi stati balcanici non ave'ssero ciascuno una politica inr dividuale e la sparizione dell'Austria avesse per conseguenza l'incubo panslavistico alle frontiere italiane. Oggi — notava ancora il Tamaro — le condizioni sono ben diverse : oggi l'Austria è la slavizzatrice dell'Adriatico, oggi l'Austria prepara le colonie di avanguardia dello slavismo nelle terre d'Italia, oggi Serbia, Bulgaria, Ru-menia, sono tre individualità politiche fortemente definite. Di più, alla politica italiana, aiutata in ciò sicuramente dall'Inghilterra, che ha sempre alzate delle dighe al panslavismo, sarà dato di formare con l'Ungheria, e con la nuova Rumenia, un potente arco di difesa contro il cosidetto pericolo slavo.
      Lo stato di fatto e le eventualità dell'avvenire, nei riguardi del problema di slavi e latini nell'Adriatico furono così ampiamente lumeggiati dai fautori dell'intervento, la cui tesi anche in questa questione particolare si mostrava solida.
      Nè la storia dava alcun appoggio ai pretesi diritti accampati dallo slavismo sull'Adriatico.
      I croati furono chiamati sulle rive adriatiche nel settimo secolo da Eraclio, imperatore d'Oriente, per fronteggiare 1' invasione degli avari. Bisanzio li favorì contro Venezia, e consentì che nel decimo secolo un loro capo, Tomislavo, assumesse il titolo regale. Ma fu un reame effìmero. Nel secolo successivo un suo discendente, Crescimiro, assunse il titolo di re di Dalma-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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