Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTROforza politica, dalla sorte avuta dalla Dalmazia. Combatteremo ancora, incessantemente, lotteremo ancora, per tutte le rappresentanze, per tutte le istituzioni; qua vinceremo, là perderemo, ma la difesa nazionale sarà sempre strenua, instancabile, fatta di tutte le nostre e-nergie, di tutte le nostre volontà, di tutta la nostra fede.
      « Però, non basta!
      « Al di là della difesa nazionale contro gli slavi, ed al di sopra di questa, devono stare la lotta per la libertà, la lotta per l'indipendenza nazionale, a cui abbiamo quello stesso diritto che ha avuto tutto il resto d'Italia, la lotta per il compimento definitivo dell'unità italiana!
      « Per questo ideale, che deve tramutarsi nella più concreta realtà, dobbiamo agire tutti con maggiori vedute, con maggiore impeto, ohe per la difesa nazionale. E sopratutto con fede. Ma non con una fede generica, rivolta con santa pazienza ad un incerto e fumoso avvenire, sì bene con una chiara e precisa fede, materiata di fatti, ed agente come molla che potentemente sospinga ai fatti.
      « Dobbiamo agire tutti, giovani ed uomini maturi, ciascuno col suo compito. Ed i giovani devono fare della loro giovinezza una milizia e devono agire ed agitare per far bene intendere a tutta l'Italia, al governo nazionale ed .al governo austriaco, che vogliamo la libertà, che vogliamo la liberazione, che l'Italia non è ancora compiuta. E gli uomini maturi, specie quelli a cui i cittadini o le istituzioni hanno dato un carattere rappresentativo, devono, con la loro autorità, far intendere e far valere i diritti unitari delle città e dei cittadini che rappresentano. Tutti dobbiamo agire, tenacemente, fortemente,- senza scetticismi, senza dubbi, protesi con impeto nella volontà di vincere, spinti con ardente anelito verso la vittoria, dalla coscienza dell'imprescrittibile diritto e delle nostre sciaguratissime condizioni .
      « Tutti dobbiamo agire — e si moltiplichino a mille con giusto patriottismo i cooperatori nostri nel Regno! — con risoluta volontà di mettere fine alle nostre miserie, con immutabile fede nell'attuazione dei diritti
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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