Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTROdell'obbedienza, e ancora perchè, pur sentendomi impari all'altezza del compito affidatomi, ho pensato che i lunghi anni passati nell'indagare gli annali di Roma, sui quali ho macerato la mia giovinezza e la mia forza, mi danno il diritto di alzare il grido di protesta contro l'affermazione divulgata, sulle false basi di tendenziosa ricerca scientifica, che la Dalmazia non è terra italiana d'origine e di stirpe, per legittima discendenza politica. Doloroso a dirsi! questa affermazione, che l'interesse politico ha formulato, sotto le parvenze di una verità scientifica, ha trovato facile eco fra italiani, più ammiratori della dottrina straniera, che profondi indagatori della verità storica.
      « No! la Dalmazia è italica per stirpe! » L'oratore dimostrava poi ampiamente, come i popoli delle due sponde adriatiche abbiano l'istessa origine, e soggiungeva :
      « Ma a che valgono queste minute ed etniche dimostrazioni, quando un più semplice sguardo alle coste dell'Adriatico basta a chiarire che la stessa configurazione geografica segna i nostri confini ed abbraccia uno stesso popolo? Che la stirpe italica non giunge soltanto all'Arsia ed a Fiume, ma lungo le Alpi Giulie e Dinariche, sino alla Narenta, a Ragusa ed alle bocche di Cattaro?
      « Genti numerose, venute a più riprese dall'Ungheria, dalla Croazia e dalla Bosnia, dai tempi più antichi sino all'età moderna, hanno tentato di sopraffare la nazionalità dell'Istria e della Dalmazia. Ma i tentativi riuscirono del tutto vani, di fronte alla civiltà superiore delle città della costa, che avevano già sentito l'opera benefica di Corcirei, di Atene e di Siracusa, più tardi degli I-talici guidati da Roma. L'opera dei Romani, ripresa da Venezia, ha impedito che il seme sparso dalla gente i-talica fosse disperso da slavoni, da croati e da ungheresi ».
      L'on. Pais dimostrava come molte regioni, e la maggior parte dei centri della costa, abbiano sempre conservato l'antico carattere latino, e trattava poi dei legittimi confini italiani.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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