Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAtorbida dialettica, che l'Italia non poteva tenersi in disparte dal rifacimento d'Europa, se non voleva abdicare alla sua posizione ed alle leggi del suo avvenire. Non dunque nella legittimità dell'intervento, ma nella legittimità di tutti i nostri fini sta la materia del dibattito davanti alla coscienza del mondo civile. "L'Italia e-sige —¦ poiché si è pur voluto scardinare la vecchia costituzione politica del continente — che la nuova costituzione comprenda la conquista de' suoi confini naturali e militari e il suo predominio nell'Adriatico.
      « Da tale programma, esaminato con spirito di giustizia, l'Austria si trova esclusa. La monarchia degli Absburgo, signora di popoli diversi e mal conciliati sotto una tirannia infelicemente astuta e maligna, non ha sull'Istria e sull'Adriatico altro diritto che quello di un più o meno lungo possesso; cosicché gl'interessi che paiono in contrasto con le « pretese » italiane, sono soltanto, dal punto di vista nazionale, quelli degli slavi — i quali, anche quando si schierano per l'Austria contro di noi, mirano ad altro che al consolidamento del vecchio stato di cose nella Duplice Monarchia. Di fronte agli slavi, appunto, gli storici e gli scrittori politici, sostengono le ragioni del programma italiano ».
      Nelle pagine di tali scrittori il problema si sdoppia, senza nulla perdere della sua unità, nella questione del diritto storico e nella questione della necessità (si potrebbe dire del diritto naturale) imposta dalle condizioni essenziali del nostro sviluppo come nazione.
      Da solo — osserva il Janni -— il diritto storico non basta, poiòhè il passato non ha più valore d'una vecchia pergamena, se il presente se ne mostra indegno; da solo il diritto naturale non basta, poiché può oarere la maschera della iniqua cupidigia e dell'arbitrio. L'Italia ha provveduto a non lasciar cadere nella polvere il diritto storico, mostrando col suo coraggio e col suo spirito di sacrifizi che la sua anima del Risorgimento è più che mai capace di riconsacrare e di rilegittimare il passato; e di tale passato ancor vivo nelle cose e negli uomini si vale a piena giustificazione della necessità che accampa.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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