Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTRO
      « Petrarca, Machiavelli, Manzoni, Tommaseo — scrive Antonio Cippico — sono nostri contemporanei. Del primo e dell'ultimo posso garantire il nome e il cognome : Francesco Petrarca e Niccolò Tommaseo. Del Machiavelli e del Manzoni, nostri coevi, garentisco, senza escludere il nome, il solo cognome. E mi pare che basti.
      « Vivono, dunque, in carne ed ossa, e non pallide ombre malcontente, esuli dalle rive tenarie ai pressi di Arquà o di Santa Croce, o di Paneropoli o di Setti-gnano.
      « Vivono di là dal mare nostro, in un paese già nostro e non ancora nostro. Oscuri vivono in alcune bor-gatelle di Dalmazia, aggrappate a qualche isola petrosa o distese sulle rive di qualche porto della costa, vegliate da un campaniletto fatto a similitudine di quello di San Marco. Oscuri a sè e agli altri, vivono, e inconsci della gloria eh'è nei grandi nomi. Si proclamano, in o-gni modo, o sono, croati.
      « Il croato Francesco Petrarca si è vendicato, dunque, insieme agli altri, della troppa gloria degli omonimi famosi, onde la loro vita era, anzi che no, ottenebrata. E con gli altri compari, in quanto poteva, ha da par suo cooperato all'abolizione dell'Italia, a favore della ultramontana Croazia, dalle sponde orientali dell'Adriatico. Ognuno fa quanto può : e gli omonimi, non abbastanza meneemi, si purificano nel fanatismo croato della male augurata omonimia.
      « Se i croatissimi, nonché oscurissimi Petrarca, Machiavelli, ecc., cittadini di Dalmazia, non hanno dato altro tranne che i nomi magnificamente italiani e il far natismo antitaliano alla causa della grande Croazia, e per lei a quella dell'Austria trialista, altri italiani hanno dato assai più. Nella storia della slavizzazione violenta di quelle terre, si ricorderanno sempre, più nefasti d'ogni altro alla nostra nazione e alla nostra lingua, il bolognese prete Bianchini, deputato e direttore d'un giornale croato italianofobo, e il raguseo Nardelli, ex-governatore della Dalmazia, e autore di quella criminosa « Ordinanza delle lingue », la quale ha da un giorno all'al-
      — Ili —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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