Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTROun'epoca nuova e felice, al molo di san Carlo, e si raccoglieva con ansia ad attendere da quella riva, fissando gli occhi nell'orizzonte lontano. Ecco alfine un punto nero che si ingrossa, che sale; ecco un globo di fumo che si assottiglia in colonna, ecco un suono d'onda sbattuta, un divampar di scintille commiste alle spire nereggianti del fumo addensato e sboccante a sbuffate. È giunto! è giunto! attenti! Evviva Venezia!
      « Il vapore da Venezia era giunto, poco dopo il mezzogiorno, nel porto di Trieste. Dirvi le domande e le risposte di giubilo, di desiderio, di aspettazione, dirvi i saluti, le grida, le lagrime degli arrivati, commossi allo spettacolo di quella santa accoglienza, non è impresa che si convenga alla penna; bisogna essersi trovati in uno di quei sublimi momenti, che fanno sparire l'individuo e giganteggiare l'idea e l'affetto... bisogna averlo veduto questo momento, ripensarlo... e tacere !
      « Alcuni de' passeggieri furono trascinati, portati in trionfo, sulle spalle degli impazienti ascoltatori. Al Caffè Tommaseo (fino a ieri caffè di Tommaso), al Caffè Tommaseo, uno dei Veneziani arrivati, salì sovra u-na tribuna improvvisata (pure più solida delle ex tribune di Francia) e di là ci diede un esatto racconto di quanto nel venerdì era accaduto a Venezia.
      « La folla di alcune notizie fremeva, d'altre esultava con unanimi grida. Il narratore fu più volte interrotto, fu ringraziato ed applaudito.
      « Ma la folla ingrossava più sempre; già una parola d'inchiesta ch'io mossi ai Triestini, era stata salutata da urli d'entusiasmo, consacrata da lagrime di tenerezza. Io, veneziano per dimora, per elezione, e per affetti e memorie vive, assente da pochi dì da Venezia e non ignaro delle sue condizioni, credei obbligo mio il domandare pubblicamente che un piroscafo partisse sull'istante per Venezia, ad annunziare la promulgata costituzione. Non mi si lasciò terminare, chè la mia voce fu soverchiata dagli applausi irrompenti; e in due minuti si era steso l'indirizzo alla Direzione del Lloyd, seguito da centinaia di sottoscrizioni... E questo dico
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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