Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAIl nuovo Regno d'Italia, sostituitosi nel Napoletano ai Borboni, acquistava, per diritto di annessione, anche Pelagosa. Da quel momento incomincia per la storia dell'isola una fase importante. Da brevi note diplomatiche, alla occupazione austriaca, agl'incidenti parlamentari, all'attuale occupazione italiana.
      I primi governi italiani si disinteressarono affatto dell'isola. Solo nel 1865 la Camera di Commercio di Bari fece al ministero la proposta di collocarvi un faro; ma il ministero, sia che volesse ignavamente disinteressarsi di una minuscola terra di cui non conosceva il valore, sia per grette ragioni finanziarie, come rispose alla Camera di Commercio," lasciò sfumare la proposta e mai fece atto di possesso.
      Ma l'Austria vide in Pelagosa una posizione strategica di non poco valore, e pensò di profittare, per ogni futuro evento, dell'inconcepibile noncuranza italiana.
      Pare che nel '66 vi sia approdato un battello austriaco; ma solo nel '73 l'Austria fece noto all'Italia che a-vrebbe occupato l'isola di Pelagosa per costruirvi un faro, necessario alla navigazione, resa pericolosa in quelle parti da scogli, da secche e da correnti : e il 20 settembre 1875 il faro austriaco illuminava un raggio di 26 miglia. Più tardi vi si aggiunse una specola meteorologica.
      Nel 1891 seguì l'interrogazione, poi l'interpellanza dell'on. Imbriani per la rivendicazione dei diritti italiani sul gruppo di Pelagosa, che intanto gli studi e la occupazione dell'Austria avevano messo in valore. Se non ohe, a furia di rinvii per esame più maturo della questione, tutto finì con una indignata protesta dell'interpellante. Era ancora ignoranza sul valore geografico strategico di Pelagosa? Era un sacro timore della vecchia nemica, divenuta nova alleata?
      Nel 1910, dopo l'impianto del telegrafo ottico, venne la stazione radiotelegrafica : non c'era più dubbio che la occupazione di Pelagosa da parte dell'Austria avesse tutt'altro motivo che 1' innocente illuminazione di quei paraggi. Per fortuna, il momento di rivendicare questa importante terra, tanto utile per la nostra ma-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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