Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MARE NOSTROnavigante tutto ciò che la sponda opposta gli nega : il riparo dalla bora e la difesa facile contro ogni aggressione nemica. Il possesso di questo arcipelago, con poco naviglio silurante, dà il dominio del mare in confronto di qualsiasi flotta, per quanto potente.
      « Tali considerazioni — soggiungeva il deputato nazionalista — dovrebbero conferire, pur nel giudizio dei più freddi nostri uomini politici, una singolare base realistica alle aspirazioni di coloro che si rifiutano di e-scludere dal programma dell'irredentismo la Dalmazia. L'arcipelago dalmato e la terraferma dalmata sarebbero necessari, per la vita e la sicurezza d'Italia, quanto e più della stessa barriera alpina. Ma c'è quel benedetto principio di nazionalità. L'ottima democrazia nostrana, la quale non ha mai messo in dubbio neanche un momento ohe l'Alsazia non sia una provincia interamente francese, ricusa a priori ogni ipotesi di acquisto della Dalmazia, in quanto opina che questa spetti di diritto alla sua maggioranza slava. Poco le importa che la supremazia e la stessa effettiva esistenza di questa maggioranza come forza politica operante siano dovute a una infame opera di tradimenti, di prepotenze e di crimini contro la civiltà. Al fatto compiuto ci si inchina e lo si accetta fin d'ora. Il principio di nazionalità coonesta mirabilmente la snazionalizzazione frodolenta e brutale che in mezzo secolo ha preteso distruggere l'italianità dalmata.
      « E di fronte alle ideologie sacrosante, che valore hanno mai le considerazioni tratte dalla misera realtà geografica? Quanti sono gli italiani capaci di intendere che l'Italia da trent anni serve, ancella sollecita, l'alleata Austria, principalmente perchè questa ha nelle sue mani l'alta valle dell'Adige e la Dalmazia? E dovranno dunque un giorno, se l'Austria venisse a mancare o a trasformarsi, dovranno questi spalti, donde si domina il mare nel quale noi abbiamo pur da vivere, passare per sempre a coloro che poterono strapparceli con la violenza e con l'inganno?
      « Zara, l'eroica, non pensa così. Essa pensa che a noi convenga vigilare l'Austria, questa vecchia pazza,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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