Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAL'Italia aveva dunque provveduto ad un suo impellente interesse strategico e politico; aveva occupato prima l'isola di Saseno e poi Vallona.
      Se Vallona è la chiave dell'Adriatico, Saseno è la chiave di Vallona. Lo scoglio di Saseno — dice Italo Sulliotti — sta come a guardia della baia. È quasi inaccessibile : le pareti rocciose scendono a picco sul turchino scuro dell'Adriatico.
      Ma quello scoglio è una fortezza, che ha soltanto bisogno di essere armata; per chi tenga Vallona e piazzi sullo scoglio di Saseno, ben celate e ben protette, due batterie di 305, allungate verso il mare, la certezza di non essere disturbato dalla parte del mare è assoluta : Saseno può diventare la Gibilterra dell'Adriatico, e tener sospesa al gioco micidiale delle sue bocche da fuoco, la vita marittima delle nazioni adriatiche.
      Il fondo è ineguale : ma l'ancoraggio è ottimo. E la spiaggia sembra preparata, perchè vi sorgono baraccamenti e magazzini militari e la terra dissimula trincee e batterie.
      Se si pensa alla rapidità d'azione con la quale una esigua squadriglia di siluranti può, incrociando velocissima fra Vallona e Brindisi, rendere impossibile qualunque sorpresa altrui per entrare o uscire dall'Adriatico, non occorre essere uomini di mare o di guerra, per intendere che cosa significhi il possesso di Vallona : significa tenere i due capi di una catena tesa fra Brindisi e l'Albania, ed avere nelle proprie mani una fortuna marittima, con tutte le conseguenze militari ed economiche, dei popoli affacciati e che si affacceranno sull'Adriatico.
      La sua difesa verso l'interno non è difficile; essa è data dalla linea naturale della Voiussa. Entro un raggio di circa dodici chilometri, e profittando delle colline, le spalle di Vallona possono essere, senza grandi dispendii, assicurate e protette non solo contro le impossibili e irrisorie rivendicazioni di qualunque nemico interno, ma anche contro le eventuali incursioni attraverso l'Albania, di un esercito numeroso ed agguerrito. Tanto più che Vallona sarebbe sempre, tutta quanta, dominata e
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 9. Il mare nostro (Il dominio dell'Adriatico)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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