Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAza inaudita. Inaudita era la proposta di Mliller — ribattè Bissolati — perchè tutti sanno la differenza che, data la costituzione diversa dei due paesi, c'è fra un voto della Camera francese, ed un voto del Reichstag.
« E l'incidente fra Sudekum e Bissolati finì così. Ma in quanti conoscono i socialisti francesi, sorge spontanea una domanda : dove, nel racconto del Sudekum, finisce la verità e comincia la fantasia?
« Allo scopo di chiarire questo punto, il Bissolati mi ha autorizzato a ripetere il racconto a lui fatto dal Sudekum sui socialisti francesi, ed a chiedere delucidazioni in proposito.
« Avendo io parlato con alcune autorevoli personalità del partito socialista francese, credo di potervi dire che il Miiller era effettivamente a Parigi dopo l'assassinio di Giovanni Jaurès, fu ricevuto due volte dal gruppo parlamentare e dalla direzione del partito, ed ebbe accoglienza cordialissima; e che, se un accordo non potè esser raggiunto, la colpa non è da attribuirsi ai socialisti di Francia.
« Ho anche ragioni di credere, che i socialisti francesi non tarderanno a far la luce su questo incidente che Sudekum ha travisato per suoi fini personali, dimostrando come essi abbiano sempre conciliato le loro o-pinioni di parte col loro patriottismo di cittadini francesi ».
Ma l'episodio Sudekum doveva avere ancora un altro strascico. L'emissario tedesco, tornato in patria, credette opportuno di far pubblicare nel Vorwaerts la seguente dichiarazione :
« Riguardo al verbale dei socialisti italiani pel nostro convegno a Roma, tengo a fare alcune comunicazioni che lo completeranno, rendendo comprensibile ai compagni tedeschi l'andamento delle trattative. L'aspirazione dei socialisti tedeschi di venire a contatto coi socialisti dei paesi neutrali, era comprensibile e buona fino da principio; però il nostro progetto era difficilmente eseguibile a causa degli ostacoli sorti sotto l'influenza
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