Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IIIL LAVORIO DELL'AUSTRIA
La delicata situazione austriaca — La Germania dà l'indirizzo — I misteriosi emissari — lettere autografe — il cambio dell'am-basciatore a Roma — La ipotetica malattia di von Merey — Significanti commenti — Il mutismo del diplomatico — Intervista sul retroscena politico — La ragione capitale del richiamo — Italia ed Austria in Oriente — Il successore — L'ottimismo del barone Macchio — Atteggiamento bellicoso della stampa — Il problema fondamentale — Gravi argomentazioni dell'on. Torre — L'ostentata fiducia dell'Ambasciatore — Il viaggio a Vienna — Il mortaio diplomatico da 420.
Mentre la Germania così iniziava quei maneggi che dovevano poi culminare nell'opera spiegata a Roma dal principe di Biilow, l'Austria a sua volta non restava del tutto inoperosa.
Certamente la sua situazione era molto più delicata. I rapporti derivanti dall'alleanza avevano potuto mascherare, ma non modificare la fondamentale diffidenza e la mai guarita animosità che intercedevano tra lei e l'Italia. Di più la dichiarazione della nostra neutralità era motivata in modo che colpiva in pieno l'azione austriaca. Erano queste ragioni sufficienti per consigliare alla duplice monarchia un atteggiamento d'estrema cautela e di ponderato riserbo nei riguardi nostri : e il linguaggio apertamente ostile di buona parte della stampa italiana faceva senza dubbio intendere a Vienna come fosse imminente il pericolo di veder cessare la neutralità per dar luogo all'intervento al fianco della Triplice Intesa.
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