Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIASerbia verso Salonicco, e potrebbe regolare le vie albanesi verso l'Adriatico o verso l'interno balcanico, a suo piacimento.
      L'ipotesi opposta, secondo l'articolista, era tutt'al-tro che senza pericoli per noi. Se l'Austria fosse sconfitta, gli slavi meridionali, oggi dipendenti da lei, ed i serbi del regno, formerebbero un nuovo Stato ohe dominerebbe alla sua volta l'Adriatico. Si sa che gli slavi mirano a fare di Trieste un loro paese, e forse la capitale della Slavia adriatica...
      Nel riassumersi, l'on. Torre scriveva parole molto pesate, ma la cui gravità doveva avere larga eco.
      Queste le prospettive — egli scriveva — dell'esito di una lotta che si faccia fuori e senza di noi, cioè senza accordi preventivi con noi, senza patti nei quali noi facciamo pesare la nostra volontà e la nostra forza.
      Prima di propugnare la neutralità assoluta, e ad o-gni costo, bisogna valutarne dunque tutte le conseguenze; non bisogna illudersi che l'inerzia nostra possa assicurarci utilità sicure, e possa sicuramente evitarci danni; non bisogna nemmeno illudersi che un intervento nostro a cose compiute possa avere una virtù produttiva superiore e migliore di un intervento che in certi casi potrebbe essere necessario e potrebbe essere fecondo prima che gli eventi si decidano e per deciderli in conformità dei nostri interessi.
      La guerra — concludeva l'articolo — produrrà una gigantesca rivoluzione politica ed economica in Europa e nei paesi asiatici ed africani, in cui l'Europa ha influenza. L'Italia non può credere che. solo non partecipando alla lotta, possa sottrarsi perciò alle conseguenze della lotta. La guerra complica tutte le situazioni, non esclusa la nostra; l'aumento di potenza che si determinerà per alcuni, la diminuzione per altri, avranno inevitabili effetti su di noi. L'Italia, ogDrevidenza del paese e del Governo, la loro saviezza, la loro volontà, la forza della nazione facciano che l'avvenire della patria sia più sicuro e più grande.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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