Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETIQueste voci della stampa, ohe rappresentavano parecchi partiti; queste voci di varia intonazione, ma che per vie diverse arrivavano più o meno chiaramente alla medesima conclusione, rappresentavano una impressionante smentita alle previsioni piene d'ottimismo che il nuovo ambasciatore austriaco nutriva, o quanto meno, ostentava.
      Il lavorio dell'Austria, in quella sua prima fase, fu dunque perfettamente vano : e non migliori frutti doveva raccogliere più tardi.
      Ma il barone Macchio seguitò ad ostentare, quasi fino agli ultimi istanti della sua permanenza a Roma, il medesimo ottimismo. Quando Salandra fece alla Camera il noto discorso in cui affermava le giuste aspirazioni italiane sulle terre e sui mari dell'antico continente, l'ambasciatore austriaco, richiesto del suo giudizio, diede questa risposta, veramente troppo ingenua :
      « L'accoglienza entusiastica fatta a queste dichiarazioni dalla Camera dei deputati, non può che confermare la mia convinzione che, adottando e mantenendo fermamente la politica della neutralità finora seguita, l'on. Salandra si trova all'unisono con la grande maggioranza della nazione italiana ».
      E il Messaggero commentava :
      « Dunque l'ambasciatore d'Austria è convinto che l'Italia è pacifista sino al... suicidio, che la migliore delle politiche per l'Italia è quella della neutralità senza fine.
      « Ma se così consiglia il barone Macchio, non vuol dire che l'interesse dell'Italia è precisamente quello di seguire una diversa via? »
      Per quattro mesi egli continuò da sè il lavorio diplomatico. L'ambasciatore di Germania era malato ed assente : la difficile rappresentanza degli Imperi Centrali gravava tutta sulle spalle di Macchio.
      Venne il Natale : ed egli si recò a Vienna, allegando ragioni di famiglia...
      Qualche giornale previde che non sarebbe più tornato a Roma.
      « La situazione ha superato Macchio — scriveva
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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