Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA CALATA DEI PROSSENETIma antica : e a stabilire con una forma letteraria assai suggestiva nella sua apparente freddezza, una specie di impressionante analogia fra l'impero che esercitò venti secoli or sono la Roma dei Cesari e quello che esercita e si prepara ad esercitare nei nostri tempi la Berlino degli Hohenzollern...
Era un sintomo, o, se si vuole, un esponente delle condizioni dello spirito tedesco : come era pure la spiegazione della formidabile avventura in cui, senza esitazione,' la Germania s'è lanciata. Ma, evidentemente, non v'era da meravigliarsi se quel sintomo, arrivato a Londra, aveva scosso la proverbiale calma britannica; e a-veva riportato — poiché se ne offriva una legittima occasione — i soldati inglesi nel Belgio... ma, questa volta, per tutt'altre ragioni, e con ben altri scopi che cent'anni prima a Waterloo...
Il volume si prestava ad interessanti constatazioni. Ecco alcuni passi che meritavano d'essere meditati :
« Noi non siamo un popolo atto alla politica. Non perchè ci manchi, o ci sia mancata, l'acutezza d'ingegno necessaria a comprendere il nesso delle cose politiche, ad afferrare la natura e le relazioni delle forze religiose, morali, sociali, economiche e di diritto dalle quali dipende la politica.
« Noi siamo stati sempre dotati di questa sapienza politica, a pari ed anche oltre il livello intellettuale delle diverse epoche.
« Ma la grande arte di approfittare di quanto si era riconosciuto, oppure l'arte ancora più grande di agire in modo opportuno (politicamente parlando), con sicuro istinto creativo, senza esitazioni e senza almanaccare, ci è sempre mancata, e ci manca ancora oggi, sotto molti aspetti. Altrimenti, come si spiegherebbe che nelle lotte nazionali il Tedesco è, disgraziatamente, troppo spesso inferiore ai Czechi e agli Sloveni, ai Magiari e ai Polacchi, ai Francesi e agli Italiani, e lo è ancor oggi?
« ... Intanto il destino, che come si sa è un maggiordomo distinto ma costoso, .potrebbe assumersi la nostra educazione politica, valendosi dei danni che ci
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