Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsue influenze politiche personali, dovesse tendere a non far prendere alla politica italiana una piega che non abbiamo bisogno di precisare, si dovrebbe concludere che egli è veramente l'uomo adatto a questo faticoso incarico. »
      Il giornale, ricordando l'amore di Biilow per l'Italia, diceva che gli italiani dovevano avere fiducia nei suoi sentimenti, come egli aveva avuto sempre fiducia nell'Italia « nonostante i capricci di un popolo volubile e nonostante tutti i cambiamenti di Governo in Italia
      « Prima che scoppiasse la guerra — continuava il giornale — Biilow scrisse un libro sulla politica tedesca sotto l'Imperatore Guglielmo, e volle pronunciarsi sull'eventuale condotta dell'Italia in un momento serio. Egli ha scritto che anche se l'Italia non potrà arrivare con la Germania e con l'Austria fino alle estreme conseguenze, tuttavia ciascuna delle tre Potenze sarebbe impedita dall'Alleanza di passare dalla parte avversaria. A questo volle alludere anche Bismarck quando disse essergli sufficiente di avere vicino un caporale italiano con la bandiera e il tamburo, e con la faccia rivolta verso occidente, ossia verso la Francia, e non già verso oriente, ossia verso l'Austria. La questione del caporale italiano con la bandiera e il tamburo, sarà quella che darà maggior da fare a Biilow* a Roma.
      « Dalla discussione alla Camera italiana abbiamo appreso non già la politica del Presidente del Consiglio italiano, ma abbiamo appreso quali siano i sentimenti del popolo italiano, e Biilow non si è ingannato nella sua convinzione, perchè l'Italia è rimasta finora neutrale e intende far valere le sue pretese quando sarà conclusa la pace. Noi ci siamo sempre doluti che il trattato di alleanza con l'Italia non sia stato pubblicato, affinchè anche i popoli sapessero quello che ciascuno ha diritto di pretendere dall'altro. Il principe di Biilow è però addentro nel segreto, ed ha cooperato al prolungamento del trattato, e lo ha difeso contro ogni dubbio e contro ogni attacco. L'Italia non ha un amico più caldo e più sincero di lui, e se la volontà di un solo uomo potrà giovare al popolo italiano, che sotto la protezio-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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