Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA CALATA DEI PROSSENETIno anche che gl'interessi di questa generosità la sforzano ad agire. Se la carta di Europa deve essere rimaneggiata dopo la guerra, si può ammettere che l'Italia sia allontanata da quelle soddisfazioni alle quali ha diritto? La sua ardente passione per la libertà deve essere misconosciuta? Nel pensiero l'Italia deve sortire dal conflitto attuale più grande e anche più libera nelle sue azioni nel mondo... Se voi riflettete a queste verità, voi comprenderete che bisogna interpretare le dichiarazioni di Salandra come inspirate da questo doppio sentimento : il Governo deve intervenire. Esso non deve farlo che alla sua ora, e quando l'unanimità del paese lo giudicherà necessario. »
Il diplomatico aggiunse che l'Italia voleva sottrarsi inoltre al giogo industriale e commerciale della Germania, ciò che si stava già operando. E a auesto proposito gli economisti constatano con soddisfazione — egli disse — che una guerra commerciale può precedere 1' altra, e anche prepararla. In quanto alla missione di Biilow, il diplomatico riteneva che il nuovo Ambasciatore tedesco avrebbe veduto fallire i suoi intenti. Le conversazioni dell' ex-Cancelliere faranno nondimeno perdere del tempo, tanto più che la sua missione, che egli adempirà con la più grande abilità, è quella di trascinare in lungo le cose...
In conclusione, l'opinione pubblica all'estero s'era orientata rapidamente circa le orobab li conseguenze del lavorio che il Principe di Biilow era incaricato di svolgere a Roma.
A Parigi e a Londra si riteneva sicuro il suo insuccesso, perchè si aveva fiducia che la voce degli interessi italiani avrebbe sopraffatto il canto della sirena. A Berlino si mostrava ottimismo; ma in realtà si sapeva che la partita era ben difficile... A Vienna si considerava con profonda diffidenza ouella lotta diplomatica, comunque disastrosa, poi che l'insuccesso avrebbe significato un nemico di più sul camoo di battaglia, mentre la riuscita sarebbe costata all'Austria una inevitabile amputazione a favore della « traditrice » Italia...
I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. X. 5
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