Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETIci tentano di fare opera contro il Principe di Biilow già prima del suo arrivo a Roma, assicurando che egli porta agli italiani il Trentino come regalo. Agli uomini politici italiani ragionevoli un intrigo così grossolano non può fare alcuna impressione. La Germania non può dar nulla come regalo di ciò che non possiede, e deve lasciare tali manovre agli altri Governi. Pertanto gli i-taliani non possono esser disillusi, se l'offerta promessa dai francesi non arriva. Bisogna che i nostri avversari cerchino altri mezzi, se vogliono scuotere la fiducia che il Principe di Biilow gode in Italia. )>
      Ma la smentita non fu creduta : e la questione del Trentino fu vivamente dibattuta nella stampa.
      « Quella che oggi ha solo valore, un valore decisivo — scriveva Francesco Coppola neìYIdea Nazionale — non è già la smentita ufficiale dei governi e delle diplomazie, ma la smentita nazionale, la smentita immediata e spontanea della nazione italiana alla puerile, assurda ed ingiuriosa ipotesi che essa possa in questa ora accettare una simile offerta. Questa smentita noi stessi abbiamo già data contemporaneamente all' annuncio specifico della missione di Biilow; altri giornali l'hanno ripetuta; ma occorre ancora confermarla e ribadirla, in maniera precisa, categorica, definitiva. Occorre, perchè non si alimentino di là dei nostri confini le ingiuriose illusioni del governo e della opinione tedesca sull'animo e sulla volontà dell'Italia; perchè non si alimentino dentro i nostri confini le illusioni vigliacche di qualche superstite neutralista sulla possibilità di evitare ciò che è inevitabile : la nostra guerra. »
      L'articolo seguitava, dimostrando il fondamentale errore della Germania nei riguardi dell'Italia durante tutto il periodo della Triplice.
      In luogo di considerare l'Italia come una grande nazione, di grande e sicuro avvenire, che la comunanza di certi interessi metteva al suo fianco per una comune azione e con parità di diritti, la Germania considerava l'Italia come una cliente che, paga della sua alta protezione, doveva sempre, ed incondizionatamente, e neppur consultata, servirla. Tra l'Italia e l'Austria essa


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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