Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETIstriano e dalmato si distenderebbero lungo. l'Adriatico a nascondere fra i canali e i golfi le insidie studiate e preparate contro la flotta italiana. No. Pola, le isole e le Alpi, scudo d'Italia, per la sicurezza della nostra patria, valgono più di Trieste, e se anche il possesso assoluto e definitivo dell'emporio ci fosse offerto, noi dovremmo rifiutarlo, come una insufficiente mercede di quello che ci si vorrebbe togliere per sempre. '
      « Ma nemmeno questo ci si vuol dare. Il vassallaggio amburghese di Trieste rispetto all'Austria, significherebbe che la navigazione triestina, protetta dalla marina da guerra austriaca, servirebbe ancora agli scopi della politica austriaca nell'Adriatico e nell'Oriente; che il commercio triestino sarebbe ancora lo strumento dell'espansionismo austro-tedesco in Albania e nell'Egeo. Significherebbe per lo meno certamente, che nè la navigazione, nè il commercio accentrato a Trieste, potrebbero, comunque, servire all'Italia; significherebbe, peggio ancora, che — separata dal Friuli e dall'Istria — meno facilmente potrebbe aiutare gli italiani di quelle Provincie a salvarle dalla marea slava. »
      Il Fauro riassumeva quindi la sua tesi in questi cinque quesiti, ai quali dava risposta :
      — L'Italia avrebbe un qualsiasi vantaggio da questa autonomia? No.
      — Sarebbero liberati dall' Austria tutti gì' italiani dell'Adriatico? No.
      — Sarebbe salvata dal pericolo slavo l'altra sponda? No.
      — Avrebbe l'Italia i suoi confini naturali? No.
      — La questione marittimo-militare dell'Adriatico sarebbe risolta? No.
      Del resto, anche considerando la presunta offerta di Biilow dal punto di vista puramente triestino, essa era priva di valore.
      È noto infatti che Trieste è stata già autonoma sotto il dominio absburghese.
      Ebbene, quando il governo austriaco volle, diventò puramente e semplicemente una città immediata dell'Impero. Qualora la proposta di Bùlow avesse avuto


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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