Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAcorso, ohe cosa avrebbe garantito Trieste da una nuova e più che probabile resipiscenza austriaca? Forse un trattato internazionale, intangibile come quello che doveva garantire la neutralità del Belgio e del Lussemburgo; o la efficienza militare delle sue guardie municipali di fronte all'esercito austro-ungarico? O forse l'Italia avrebbe dovuto fare in quel giorno, per l'autonomia triestina, la guerra, dopo aver preferito gli accordi con Biilow, mentre era in giuoco tutto il suo avvenire?
L'ipotesi conduceva all'assurdo : ed anche il regalo dell'autonomia di Trieste fu valutato dalla parte sana della pubblica opinione per quello che effettivamente valeva.
Mentre si discuteva animatamente intorno a questi doni che Biilow avrebbe offerto all'Italia, una voce autorevole sorse nella, stampa austriaca per scemare ancora notevolmente l'entità delle possibili concessioni austriache. La voce era quella del conte Andrassy, ex-ministro ungherese; la sua tesi era sostanzialmente questa : se l'Austria conseguirà mediante la guerra una a-deguata espansione nei Balcani, concederà che l'Italia, a titolo di compenso, mantenga il possesso di Vallona.
« Vogliamo prescindere, per ora, — osservava l'onorevole Torre — da ogni questione di carattere pregiudiziale, come è quella, ad esempio, della sicurezza del possesso italiano di Vallona nel caso di una vittoria decisiva dell'Austria, o l'altra, più generale, dei futuri rapporti italo-austriaci, sempre nel caso di vittoria dell'Austria. Ma è lecito pensare alla eventualità che la vittoria austriaca non si verifichi. In quel caso si presenterebbe all' Italia questo dilemma : o 1* abbandono immediato di Vallona, o la guerra colI'Austria.
« L'Austria, infatti, non avendo ottenuto congrui acquisti territoriali o vantaggi politici nei Balcani, non potrebbe tollerare la presenza dell'Italia a Vallona.
« Dunque, se anche l'Italia si riducesse a considerare tutti i problemi sollevati sul suo cammino dalla guerra che essa non volle, sotto il ristretto angolo visuale di Vallona, non troverebbe essa nelle attuali di-
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