Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (129/196)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA CALATA DEI PROSSENETI„
      « Il grande ambasciatore del Kaiser — scriveva il Messaggero — non vuole tornare in patria con un insuccesso. Egli venendo a Roma, nell'autunno scorso, dopo essersi reso conto esatto della situazione, che a quanto pare il Flotow non aveva chiarita a sufficienza, ebbe occasione di esclamare ripetutamente : — Sono giunto troppo tardi! Era necessario anticipare di tre mesi la mia venuta!
      « L'alibi morale era così divulgato in tempo debito. Ma a poco a poco, l'ex cancelliere cominciò a sperare nella « riconquista » dell'Italia; lanciò il programma del « parecchio », trovò chi autorevolmente lo sostenne, e vide accorrere di nuovo a Villa Malta deputati e senatori, scienziati e banchieri, solleciti a bandire il verbo neutralista, solleciti a confortare, nelle sue ansiose trattative, l'illustre diplomatico, pronti ad accettare il patronato d'ogni modesto dono territoriale austriaco e di ogni insincera promessa di pace e di gratitudine degli ex alleati.
      « Ma il programma bandito dalla Villa delle Rose di roseo non aveva che l'apparenza : e appena le trattative passarono dallo stato di progetto allo stato di « conversazioni diplomatiche », rivelarono la fragilità della base su cui poggiavano. Perchè l'Austria non e-ra disposta a fare le concessioni che l'Italia pretendeva, nè la Germania poteva offrire a noi le necessarie garanzie per il futuro rispetto dei nuovi confini, garanzie che noi potremo avere soltanto da un'alleanza con le potenze dell'Intesa, che oggi si beneficieranno del nostro concorso militare contro l'Austria — concorso, beninteso, non disinteressato, anzi largamente compensato — e domani dovranno rimanere al nostro fianco, sollecite a difenderci da ogni possibile attacco degl'imperi centrali, bramosi di una rivincita su l'Italia.
      « Su che cosa basino le loro recentissime speranze il principe di Biilow e il barone Macchio, non c'è dato sapere : v'è chi parla del successo delle loro proposte a Vienna, e v'è chi parla di una maggiore remissività del governo italiano. Questa seconda voce è in pieno contrasto con notizie che abbiamo potuto raccogliere a ot-
      — 129 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

Pagina (129/196)






Kaiser Messaggero Roma Flotow Italia Villa Malta Villa Rose Austria Italia Germania Intesa Austria Italia Biilow Macchio Vienna