Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAna, anche una volta ci sia ragione d'orgoglio sentirci latini. Quest'anima ha avuto in tutta la penisola un solo grido d'orrore per l'ecatombe d'innocenti votata nel mare al dio della sterile vendetta; e ieri ebbe un solo fremito d'indignazione per la sorpresa feroce dell' attossicamelo tra le file di uomini combattenti con armi leali. Dal terrore sparso, con mezzi rispondenti alle i-struzioni dello Stato Maggiore, fra la popolazione civile del Belgio tradito, a queste gesta crudeli di terra e di mare, ecco la sola propaganda efficace che la Germania ha saputo fare nel mondo; la sola propaganda che abbia avuto risultati grandissimi in Italia come da per tutto altrove. Ma dei risultati di questa propaganda la Germania non si gioverą, nč durante la guerra nč dopo la pace.
      « L'Italia sembra sul punto di regolare con l'Austria un conto vecchio di secoli : la Germania si comporterą come vorrą. Noi non imitiamo i giornali tedeschi nell'esercizio delle profezie; ma se possiamo logicamente prevedere una sventura per l'avvenire, la prevediamo per quella nazione che si sarą adoperata a inimicarsi tutto il mondo, a sollevare contro di sč tutti i valori sentimentali e ideali d'una civiltą ferma ne' suoi destini immortali anche fra i pił tenebrosi orrori della pił lunga guerra... »


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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