Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA TESI NEUTRALISTAQuesto è il punto centrale della quistione. La conoscenza minuta delle clausole del trattato, in nulla poteva modificare l'essenza di questo concetto. Certo l'Italia non aveva stretta l'alleanza per la voluttà della rinunzia o dell'annientamento, chè il predominio dell'Austria sulla penisola balcanica e conseguentemente sul-i'Adriatico, recideva non solo tutte le sue legittime a-spirazioni, ma le chiudeva tutti gli sbocchi all'attività marittima e quindi commerciale, mentre tutto il suo avvenire non può essere che sul mare.
      Bastava dunque che la guerra, in qualsiasi modo e in qualsiasi forma, direttamente o indirettamente, per effetti mediati o immediati, prossimamente o lontanamente, avesse minacciato di alterare le condizioni delle cose in Oriente e nell'Adriatico, perchè l'Italia dovesse sentirsi, non solo sciolta da ogni impegno di alleanza, ma anche sotto la minaccia d'irreparabili danni, sino al punto da ritenersi in diritto d'impedire con le armi, che i due Imperi portassero ad effetto il loro dise-gno.
      Appariva quindi evidente che l'azione diplomatica dei due Imperi era stata ispirata, non solo dallo spirito d'intrigo, ma anche dalla mala fede e dalla coscienza dei propri torti verso l'alleata.
      Infatti, è indiscutibile che l'Italia non era stata messa a parte dei disegni e dei piani, e tanto meno le era stato comunicato il tragico ultimatum alla Serbia. Comunicazione non solo obbligatoria e doverosa, ma indispensabile ai fini stessi della guerra, perchè, a parte o-gni altra considèraz one, l'Italia per scendere in guerra e portarvi un concorso, se non decisivo, valido almeno, avrebbe dovuto prepararsi; invece così com'era stata condotta l'azione diplomatica., la si metteva nella impossibilità di mantenere gl'impegni verso i propri alleati e verso sè stessa.
      Dunque, questo avveniva a ragion veduta! Sicuri che l'Italia non avrebbe consentito a suicidarsi, si era preparati a rinunz are al suo concorso, che non era ritenuto indispensabile, paghi che fosse costretta, data la sorpresa e la conseguente impreparazione, ad assistere


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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