Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA TESI NEUTRALISTAsulle piazze d'Italia. Si farà un popolo immemore dei propri doveri e inconsapevole dei propri diritti ed un esercito inetto a difendere l'integrità territoriale del paese. Se Garibaldi e Cavour e Mazzini e tutti coloro che sognarono una patria grande, assistessero oggi ali ignobile commedia, non sarebbero certo orgogliosi di essere nati sotto il bel cielo d'Italia : essi che, come quelli che intendono la storia e l'anima dei popoli, sapevano che latinismo e germanesimo sono termini antitetici ed irreconciliabili e che il più grande male all'Italia fu, nei secoli, fatto dai tedeschi.
      « Vero è che il Kaiser ha reso suoi mezzani Dio, gli scienziati, ed i socialisti,.! quali ultimi non hanno arrossito di riconoscere che la civiltà germanica deve propagarsi con la spada, dichiarando così legittima e giustificata l'aggressione e la violenza. Eppure, se fossero coerenti e conseguenti, dovrebbero essere i primi a spingere il paese contro l'Austria e la Germania, appunto per combattere quell'opprimente militarismo che essi ritengono una delle colonne su cui più saldamente si appoggia il sistema capitalistico borghese e che perpetuerebbe il suo esoso dominio nel caso di una vittoria tedesca. Invece però di combattere la Germania, con tutte le sue forze brute e minacciose che possono travolgere le faticose conquiste democratiche e sociali, essi prepareranno forse agitazioni interne per aprire le porte d'Italia allo straniero.
      « È una fatalità italica che si debba sempre dipendere dall'uno o dall'altro dei grandi imperi europei : vivente Napoleone III, gli stessi idolatri banditori della odierna neutralità pendevano dal labbro di lui, come oggi ossequenti e pavidi guardano a Berlino o a Villa Malta e si struggono di terrore quando si adombra la minaccia che la Germania difenderà l'Austria fino agli estremi, se il mercimonio non si conclude.
      « Non è dunque tempo di rompere questa fatalità e di porre fine alla prostrazione e alla soggezione nostra di fronte a chicchessia?
      « Io credo che dobbiamo, una buona volta, fare
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      I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. XI 2


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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