Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IIINTELLETTUALI E PARLAMENTARI
La definizione di Romolo Caggese — Il discorso del senatore Bar-zellotti — Risposta di Enrico Corradini — I professori di U-niversità — Le spiegazioni di Benedetto Croce — Discussioni sulle atrocità tedesche — La scienza cermanica e la guerra — Nobili dichiarazioni di Francesco D'Ovidio — Le ragioni finanziarie del neutralismo — il senato e la camera — la convalidazione di Luigi Albertini — Il discorso del principe di Camporeale — La delusione di Villa Malta — Le votazioni plebiscitarie.
La tendenza neutralista trovò numerosi seguaci nei nostri atenei. La scienza tedesca non solamente aveva trovato in Italia, tra i professori universitari, ammiratori convinti e fedeli seguaci, ma aveva determinato una forte corrente di simpatia- per il paese che atrnariva ad essi come antesignano di conquiste intellettuali. E non pochi uomini di scienza, anche tra i nostri più illustri, si schierarono apertamente a favore della neutralità. Ricorderemo, tra gli altri, Giacomo Barzellotti, Benedetto Croce, Cesare De Lollis, Francesco D'Ovidio...
Molte polemiche ebbero origine da questa corrente d'idee, e non mancarono le personalità e le violenze. Citeremo qui le parole vibrate, ma impersonali, di Romolo Caggese :
« I dotti — egli scriveva — la gente seria, i numi tutelari dell'italico sapere, oh quelli sono veramente meravigliosi! Sono amantissimi della patria; anzi hanno sempre affermato che la democrazia, in tutte le sue gra-
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