Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRAND'E GUERRA D'ITALIAvrabbondano? Se la Germania si è resa rea di colpe contro l'umanità, oh non dubitate che dovrà espiarle, perchè la storia è una grande giustiziera! Ma, fosse anche il modello di tutte le virtù umane, ora è nostra avversaria, perchè ha sotto la sua protezione l'Austria, che insidiava e conculcava i nostri interessi nazionali; e a noi spetta combatterla sui campi, non giudicarla in irregolari processi...
« Nessuno mai si era avveduto prima della guerra che i tedeschi fossero barbari e crudeli. Io sarei incline a spiegare diversamente il sentimento di antipatia e di ripugnanza, che suscitano molti loro atti. Ogni popolo ha i suoi particolari difetti nazionali, correlativi alle sue virtù; e quelli dei tedeschi sono, com'è noto, la pedanteria e una certa semplicità grossolana. Tutti i nopoli avevano un tempo, e molti hanno ancora, il patibolo e il carnefice; ma solo i tedeschi sarebbero capaci di scrivere la Teoria e il Manuale a uso dei carnefici! E, per intanto, hanno elaborato la teoria della guerra, riducendo a formole e precetti cose senza dubbio intrinseche alla guerra ed inevitabili, ma che, messe in quella forma, ripugnano. E per pedanteria esagerano ed eccedono : e se veramente hanno commesso taluni degli atti crudeli che loro si attribuiscono, sarà stato per l'appunto per osservanza pedantesca di regole dedotte dal concetto della guerra e dalla teoria astrattamente vera che la sola efficace umanità della guerra consiste nell'inumanità, nell'essere terribile e sbrigativa. Mi torna in mente quel che soleva dire Silvio Spaventa : che i regolamenti degli ergastoli borbonici pei prigionieri politici erano altrettanto e forse più severi di quelli austriaci : ma che la grande differenza stava in ciò, che i carcerieri austriaci li osservavano rigorosamente, pur talvolta lagrimando sulla sorte dei prigionieri (vedere le Mie prigioni del Pellico), e i carcerieri napoletani, tra bonarietà e corruzione, li allentavano in molti punti e li rendevano tollerabili! Del pari, il tedesco, se si accinge a un'azione non giustificabile sotto l'aspetto morale o legale, non sa idealizzarla e rivestirla di abili frasi, come usano altri popoli più eleganti e più gentiluomini;
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