Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRAND'E GUERRA D'ITALIAconcetto che già vi era fisso; ma naturalmente io non le ho potute dimenticare. E le ho tenute presenti anche nei primi mesi della guerra europea, quando alcuni già non si peritavano di voler dichiarare la guerra all' Austria, con l'esercito sprovvisto di ogni cosa, e mentre durava ancora il pericolo che Germania ed Austria vincessero e che il nostro intervento non giovasse a far tracollare la bilancia in favore della Francia e dei suoi alleati, e mentre una brusca rottura coi due Imperi alleati aveva lì per lì un'aria di diserzione ingenerosa e quasi di tradimento!
      « Ma col procedere degli avvenimenti guerreschi e col progredire della nostra preparazione militare, io, come tanti altri, mi venni sempre più convincendo che la guerra all'Austria non l'avremmo dovuta schivare, e che lo schivarla era forse un pericolo anche maggiore che il farla. Nè da questo convincimento mi distoglieva il ricordo delle ammonizioni del Nigra e del Visconti. Esse erano relative al tempo in cui parlavano, ed ogsri quei due sapienti sarebbero stati forse i primi ad inculcare la guerra. Non erano uomini quelli da cedere a ragioni di pigrizia, di viltà, d'interessi secondarli. Lo stesso magnanimo zelo patriottico che li moveva a raccomandar la prudenza, li avrebbe oggi mossi a farsi campioni degli ardimenti.
      « Non nego di aver anch'io, come tanti altri, ondeggiato in un dubbio penoso, ignari come tutti eravamo di ciò che il Sonnino ha svelato nel Libro Verde e il Salandra nel suo discorso, e non certi degli umori della maggioranza del paese, di quella parte cioè che non strilla nelle piazze e non chiacòhiera nei giornali. Non nego di aver pur io accarezzata ogni tanto la speranza che l'Italia potesse evitare gli orrori di una guerra mercè un componimento amichevole con l'Austria. Ma era più un desiderio del cuore ohe una persuasione dell'intelletto. Fin da quest'ottobre, lo accennai pubblicamente, la formula stessa del Nigra, o l'Alleanza o la Guerra, mi parve trasmutarsi, per nuova necessità di cose, in un vero grido di guerra.
      « Quale alleanza mai sarebbe più stata possibile
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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