Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRAND'E GUERRA D'ITALIAper la causa della neutralità!... e che lezione, per quelle teste calde di irredentisti!... Indubbiamente la Neue freie Presse avrebbe tratto dall'avvenimento i più fausti auspici per la conservazione dei buoni rapporti fra l'Austria e l'Italia... »
Il giornale nazionalista seguitava narrando che contro la convalidazione di Luigi Albertiini parlò in Comitato segreto il senatore Di Camporeale, cognato di Bii-low. E soggiungeva :
« Ahimè, l'esito non fu quale a Villa Malta si era sperato. La convalidazione, sia pure a maggioranza, fu approvata, e il complotto così pazientemente ed alacremente apparecchiato, finì con lo scorno pietoso dei cospiratori. A Villa Malta non si era forse pensato che la scelta di un cognato dell'ambasciatore germainico per oppugnare l'ammissione del direttore del Corriere, a -vrebbe suscitato diffidenze anzi che consensi; e ch'essa sarebbe sembrata a molti senatori, altrimenti indifferenti od incerti, una provocazione o un'offesa. Non si era forse pensato, a Villa Malta, che il Senato, per quanto in parte dominato da tendenze neutraliste, non poteva ammettere che una nomina fatta da S. M. il Re d'Italia, per divenire definitiva, dovesse ricevere la ratifica del rappresentante diplomatico del Kaiser, ossia che l'Italia dovesse ormai esser trattata dalla sovrana benevolenza dell'Imperatore come uno Stato protetto, così com' è trattata tuttora da lui la Turchia dei Giovani Turchi, così come — secondo il disegno di Conrad e di Tisza — avrebbe dovuto esser trattata dall'Austria la Serb'a dopo Serajevo.
« Il discorso dell'on. Di Camporeale ha probabilmente aperto gli occhi, anche in Senato, a molti ciechi neutralisti, ha fatto intendere a molti che la Germania comincia davvero ad esagerare, con la sua altiera presunzione di potersi ormai tutto permettere e tutto ripromettere, in Italia. »
Anche alla Camera dei deputati la tesi neutralista aveva aderenti accentuati. Oltre ai socialisti ufficiali, ol-
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