Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA TESI NEUTRALISTAtre a vari cattolici, v'era tutto il seguito dell'on. Giolitti che osteggiava la tendenza interventista.
Nei primi mesi della neutralità, quella numerosa parte della Camera ch'era ligia all'on. Giolitti non scoperse le proprie battere. Al principio di maggio, essa prese posizione nettamente; non vi furono manifestazioni pubbliche, perchè i battenti di Montecitorio rimasero chiusi : ma gli umori di quella che allora era considerata la maggioranza, erano fin troppo palesi.
« 11 governo d'Italia ha ritrovato oggi — scriveva il Corriere della Sera il 12 maggio — nel suo leale cammino, quell' appostamento che altra volta aveva saputo sventare col solo coraggio della sua attitudine risoluta. Dopo un lavorìo che si rivelava in forme sotto ogni a-spetto equivoche, la fazione incondizionatamente neutralista che non appartiene ad alcuna chiara tendenza nazionale, ma vive d'un ricordo nostalgico di onnipotenza parlamentare e si accentra in un uomo, ha scoperto il suo giuoco e si è messa audacemente di traverso sulla strada segnata dal destino della Patria.
« Prima di sospendere, ultimamente, i suoi lavori, il Parlamento aveva votato la fiducia nel Governo. La autorità che il Governo intendeva aver ricevuto dalla Camera e dal Senato era definita dall'on. Salandra con queste parole : — « Aver fiducia vuol dire lasciar libertà d'azione al Governo. Qualunque Governo debba reggere il Paese in questo momento, ha bisogno della più completa libertà d'azione ». Dunque, averla concessa, non poteva significare che una sola cosa : il riconoscimento del dovere di rimettere a chi assumeva gravissime responsabilità, il compito di trattare e il diritto di decidere. Questo significato dell'accordata fiducia fu e-splicitamente dichiarato. Si ostentò anzi una specie di glorificazione austera della perfetta disciplina di fronte agli impazienti che avrebbero voluto premere sulle deliberazioni governative e di fronte a quelli stessi che, non pensando menomamente di intralciare il corso dell'azione condotta dal potere responsabile, credevan tuttavia loro obbligo esporre e sostenere le ragioni che por-
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