Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRAND'E GUERRA D'ITALIAd'accordo con noi nel seguire lo svolgimento delle trattative come una cosa difficile, sì, ma non preventivamente negativa; ed hanno insistentemente uniti i loro moniti ai nostri verso l'Austria, perchè essa non si facesse illusioni dilatorie ed affrettasse le sue concessioni, avanti che fosse troppo tardi.
« Il che mostra — concludeva la Tribuna — che la speranza di una soluzione mediante le concessioni era per questi giornali, compreso l'organo sonniniano, una cosa reale e non quel gioco triste e vano apparso all'on. Bissalati. Perchè, se fosse altrimenti, il Governo si sarebbe proposto o sarebbe riuscito, non solo ad illudere l'esterno, il che si capirebbe e potrebbe in certe condizioni essere buon giuoco; ma anche l'interno, ciò che sarebbe stato ingiusto, anzi pericoloso in un momento come il presente; e di cui non lo riteniamo assolutamente capace. »
Ma tutte queste melliflue osservazioni non persuasero il Ministero, che si dimise; nè persuasero il popolo, che con le sue grandiose dimostrazioni si schierò tanto vivacemente contro l'azione spiegata dal campo giolittiano.
Quando la volontà popolare prevalse ed il Re ebbe respinto le dimissioni del Ministero Salandra. il Popolo d'Italia cercò di ricostruire le fasi principali di codesta azione.
(( I precedenti —r scriveva il giornale interventista milanese —sono ben noti al nostro pubblico, perchè fummo i primi a rilevare l'esistenza della congiura e da molti non fummo creduti, tanto la cosa parve enorme, e da altri fummo accusati di calunnia.
« Verso il 20 aprile si cominciò a parlare della probabilità della proroga della riapertura della Camera, ma il Governo non aveva ancora deciso.
« Allora si moltiplicarono i colloqui dei diversi Ber-tolini e Cirmeni col principe di Biilow e con gli inviati speciali della Germania e dell'Austria : e fu pubblicata l'intervista dell'ex ministro sull'/4 oantila E si cominciò a parlare dell'imminente arrivo di
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