Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
la grande guerra d'italiapegnarsi in questa avventura pericolosa, volle informare la Corte della sua intenzione e ottenerne il consenso.
« Della losca faccenda si incaricò Enrico Ferri, già assunto nella banda con la promessa di un portafoglio. Ferri, martedì 12, alle 12,30, si recò infatti dal generale Brasati e concretò con lui i termini delle dichiarazioni che Giolitti avrebbe fatto pubblicamente in proposito.
« Alle 15.45 Enrico Ferri ritornò da Giolitti con l'affare concluso e la sera stessa appariva sulla Tribuna la lettera al caro Malagodi ».
Questo riassunto, se non corrisponde forse completamente ad una verità storica assoluta, del resto difficile a stabilirsi, corrisponde tuttavia alla versione che in quei giorni fu ritenuta esatta. Senza dubbio in quel periodo di ardentissime polemiche molti particolari, da una parte e dall'altra, apparvero esagerati o alterati. Nè mancarono contestazioni e smentite.
Ma al di sopra degli incerti particolari una grande linea si disegnò nettamente in quell'acceso momento della nostra vita nazionale : era la linea che nettamente divideva coloro che volevano risolta la questione sul terreno dei compensi e coloro che ne volevano affidata la soluzione alle armi.
« Per mio conto — dichiarò Vincenzo Morello in un colloquio riferito dal Giornale d'Italia — io non ammetto l'Italia possa o debba accettare, ora come ora, compensi. Il compenso suppone un servigio; e l'Italia non ha avuto occasione di rendere servigi all'Austria. Che se il compenso dovesse essere dato e interpretato come un risarcimento di danni, per l'abbandono da noi spontaneamente fatto di un nostro diritto, o per l'abbandono di un'azione che avrebbe potuto apportare fastidi all'Austria o alla Germania, io credo che nessun Governo avrebbe autorità nè autorizzazione dal Paese, per accettarlo. Prima di tutto, chi può misurare il diritto? e qual Governo può dire : io spoglio legittimamente la Nazione di questo diritto, fino a questo o quel punto? Qual Governo può dire : io fo getto del diritto della Nazione su Trieste e sull'Istria, per un pezzo, più
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