Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la tesi neutralistao meno esteso, di Trentino? — Parecchio, disse l'onor. Giolitti. Ma chi può dare la misura del quantum, e chi può far getto del diritto della Nazione che resta nel tantum abbandonato? O io non comprendo più il senso del diritto e il valore delle parole, o il parecchio del-l'on. Giolitti non è e non può essere base di discussione giuridica e di discussione politica, nella Camera e nei consigli tra i due o tre Stati interessati.
      « Parecchio! Pensate bene. Parecchio : è un pugno di polvere, o un piatto di lenti; è un mucchio o un muc-chietto di cose, che non ha valore morale, nè giuridico, nè storico, nè ideale : nulla : è la scodella che si dà al povero alla porta del convento : è la porzione di noci che si mette nel sacco di Fra Galdino, così per buon cuore, per pietà, per commiserazione. No, credete : meglio rimanere quello che siamo, nei limiti che le fortune tra il 59 e il 66 e il 70 ci concessero. Anche perchè nessuno ha il diritto, di sua iniziativa, di affermare od accettare la mutilazione delle aspirazioni nazionali : di dire: Fin qui, sì; di là, no: Trento, sì; Trieste, no; e a-bolire, con un tratto di penna, tanta parte di terra e di mare, italiani. Pensate infatti : a che cosa si ridurrebbero le trattative per i compensi, ed i compensi, se mai, se non ad un baratto dei più mostruosi : al baratto di Trieste per Trento? Sarebbe l'Italia che, questa volta, cederebbe all'Austria Trieste, in cambio di Trento... Ebbene, io dico : Questo non si può fare!... Se si crede di non avere la forza sufficiente per attuare con l'azione il programma nazionale, si aspetti! Se si crede di non poter osare, di non poter agire, non si pretenda nulla! Ma barattare l'uria parte d'Italia per l'altra, no. Di questi giorni si va facendo la svalutazione morale e materiale del popolo italiano, come in nessun altro tempo mai. Coloro i quali sostengon la tesi della immobilità, affermano, anzi danno per ammesso e provato che il popolo italiano è incapace di sostenere il peso della guerra, che l'esercito italiano è incapace — diciamo la parola — di battersi— Come, perchè costoro dicono questo? Non si sa. Come, perchè dobbiamo noi accettare i loro postulati? Non si comprende. Io credo
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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